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Philippe Mettoux rinuncia alla carica di Ministro di Stato

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Philippe Mettoux © Photo via LinkedIn

Colpo di scena nel panorama politico monegasco: giovedì 26 giugno, Philippe Mettoux ha annunciato ufficialmente la sua rinuncia all’incarico di Ministro di Stato, prima ancora di entrare in funzione.

Una svolta del tutto inaspettata. A meno di tre settimane dalla sua nomina da parte del Principe Alberto II – e in attesa di prendere funzioni – l’ex direttore giuridico della SNCF ha comunicato all’Agence France-Presse (AFP) di aver «preso atto, con profondo rammarico, dell’impossibilità di portare a termine l’incarico» che gli era stato affidato.

Il funzionario francese, che aveva difeso con convinzione il modello monegasco basato su una «monarchia attiva e una democrazia effettiva», denuncia oggi la presenza di «forze negative e contrarie che sono già all’opera per perpetuare pratiche arcaiche del passato e impedirmi di portare a compimento la missione affidatami dal Principe Alberto II…»

Philippe Mettoux difende il “modello originale” monegasco prima del suo insediamento

Ostacoli alle riforme

Mettoux ha rivelato di non poter disporre «degli strumenti necessari per scrivere la nuova pagina» auspicata dal Sovrano. Un’impossibilità che gli è stata confermata in recenti colloqui, e che di fatto lo avrebbe bloccato nell’attuazione della visione espressa dal Principe nel suo «celebre discorso d’Avvento del luglio 2005».

Solo pochi giorni fa, il futuro Ministro di Stato aveva dichiarato con determinazione: «Amo le sfide. Mi sono preparato e, fin da quando ho ricevuto la proposta, approvata dalla Francia, mi sono impegnato a conoscere a fondo l’identità dello Stato monegasco».

Il Principe Alberto II ed Emmanuel Macron ai funerali di Didier Guillaume

Una rinuncia sofferta

Nonostante la sua scelta, Mettoux ha voluto esprimere i suoi auguri affinché «il Principato ritrovi serenità e pieno senso dei suoi valori». Nel comunicato sottolinea inoltre l’urgenza di riforme, ricordando come «Monaco stia attraversando crisi ricorrenti» e come «la lotta contro la corruzione e il riciclaggio debba essere intensificata con serietà e determinazione».

Attualmente in visita ufficiale in Giappone, il Principe Alberto II ha preso atto della rinuncia con un comunicato ufficiale. Ora si apre la ricerca di un nuovo successore per sostituire Didier Guillaume, scomparso improvvisamente lo scorso gennaio. Si rammarica quindi per «i commenti malevoli che sono stati fatti sulla stampa e sui social network, il cui unico scopo è quello di danneggiare l’immagine e la reputazione di Monaco».

Isabelle Berro Amadeï, Ministro delle Relazioni Esterne e della Cooperazione, agirà ad interim fino alla nuova nomina. In un comunicato stampa, il Sindaco e i membri del Consiglio comunale, a sostegno del Principe Alberto II, intendono continuare la loro «stretta ed efficace collaborazione con il Governo di Monaco sotto la guida ad interim di Isabelle Berro Amadeï». Anche Thomas Brezzo, presidente del Consiglio Nazionale, fa appello all’unità in una nota ufficiale, ribadendo il «pieno impegno dei Consiglieri Nazionali a svolgere la loro missione al servizio di Monaco e dello Stato di diritto».

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